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Approccio strategico in psicologia clinica

Nell'ambito della psicologia clinica, uno degli approcci più innovativi è rapprsentato dall'approccio strategico. Esso si rivolge direttamente agli aspetti disfunzionali che creano sofferenza alla persona. Quindi si punta innanzi tutto ad alleviare in tempi brevi la sofferenza, piuttosto che ad indagare le possibili cause. In molti casi, indagare sulle cause significa affrontare anni di terapia analitica, quando il paziente sente il bisogno di allentare il dolore in tempi più brevi.

Tale approccio è detto strategico perché si fonda su una logica di tipo non non ordinario. Lo psicologo strategico si serve di aforismi, paradossi, stratagemmi, che diventano uno strumento per far vivere al paziente delle "esperienze emozionali correttive" attraverso le quali potrà superare quelle difficoltà che, con il solo uso della ragione, non riesce ad affrontare.
Lo psicologo si serve di un linguaggio evocativo, denso di similitudini e metafore, che accompagnano il paziente fino al punto di rompere la rigidità di comportamenti ripetitivi e disfunzionali. Si pensi, per esempio, ai comportamenti ripetitivi delle persone con disturbo ossessivo-compulsivo.

Generalmente, in tempi ridotti (8-10 sedute), la persona rompe gli schemi e bypassa il problema riuscendo a oltrepassare i propri limiti, senza quasi rendersene conto.

Secondo l'approccio strategico, dopo le fasi di sblocco, guarigione e consolidamento, sarà possibile, qualora il paziente desideri proseguire, approfondire le eventuali cause che hanno determinato l'instaurarsi del suo malessere.